domenica 25 ottobre 2009

6 ^ Ceolini - Purliliese 0 a 0

Dopo le copiose precipitazioni dei giorni scorsi, il tempo regala una giornata limpida e radiosa per l’anticipo di sabato. La Purliliese strappa sul campo del Ceolini un risultato accettabile, una partita a reti inviolate, con una manciata di azioni gol ad appannaggio per lo più del Ceolini, nelle quali la difesa della Purliliese fa buona guardia.

Zaia: attento nel respingere i tiri dalla distanza del Ceolini, per il resto ordinaria amministrazione. Sicurezza.
Bellinato: un’altra partita di livello eccellente, nessuna sbavatura. Direttore d’orchestra! Riportiamolo con i piedi per terra con un po’ di anagrammi irriverenti: ballo interessandola, tribolasse allenando, allestendo la sbornia, le sbora allentandosi, insolente dalla sbora, destinano la sborella, sboron dalle analiste, dell’onanista l’è sborà, dallo sboretin nasale, sborel stai allenando, ben stallone sia lardo, nel lardo ben assalito, dillo o trans albanese.
Maset: quando il Ceolini verticalizza, soffre ma rimedia neutralizzando azioni pericolose. Come il suo anagramma “stende maiale”, ne stende uno in area, ma altro anagramma “idealmente sa” che l’arbitro fischia il fuorigioco e il rigore non c’è. Miracolato
Morandin: stesse premesse sopra di Maset, però superiore per pulizia e sicurezza. Un cigno.
Attanasio: anagramma “mai osa attentato”, infatti lo si vede poco in proiezione offensiva. Ma quando Attanasio da prasio diverrà euclasio?
Viol: si prodiga sulla sua fascia di competenza, ma predica del deserto. Lascia il posto a Dal Bo’ e conserva la sua classe per il prossimo ostico incontro. Sagace.
Marsonet: gli si chiedeva una prestazione da rottweiler. Si fa notare per un assist che Kodra poteva capitalizzare, per il resto cucciolo randagio. Venerdì in cooperativa un bel osso di stinco lo potrebbe aiutare.
Doimo: partita da veterano e di quantità; dalle labbra della sua donna pende l’anagramma perfetto: “Amò, sei solido”.
Dardengo: presente ma non incisivo come al solito, si risparmia per il Vallenoncello. Lungimirante.
Lucito: la palla fra i suoi piedi è in cassaforte, mai pericoloso ma gli avversari lo temono e lo randellano con undici falli. Nelle interviste post-partita paradossalmente è come si dichiara: immarcabile.
Kodra: si sobbarca tutto il reparto offensivo, facendo sponde e sacrificandosi per la squadra. Allo scadere finalizza l’occasione più pericolosa della partita: una palla dal limite che spara in porta, solo il palo roboante impedisce alla Purliliese di prendersi i tre punti da corsara.

Riserve:
Dal Bo’: entra al posto di Viol, dose di dinamismo e vivacità all’uopo nel finale. Anagramma più giusto di così: “al cambio do” e dà la palla del palo che Kodra colpisce. Asso nella manica
Fusco: scampoli di partita, simile a Dal Bo’, ma improbo che fosse decisivo. L’anagramma rispecchia il suo credo: in forza sano Duce!

domenica 18 ottobre 2009

5^ Purliliese - San Leonardo 3 a 2 (Riscatto!)

Oggi nonostante lo stravolgimento tecnico, la Purliliese di Scaramuzzo ha dato prova del suo carattere contro l’ostica formazione del San Leonardo.
Già da subito la Purliliese si propone in attacco dando segni immediati di vitalità. Poi dopo una fase di studio, iniziano i fuochi d’artificio che vedono come protagonista l’asse Bellinato-Viol che confeziona due palle gol, la seconda delle quali, notevole, perché incoccia sulla parte alta della traversa. Il San Leonardo certo non sta a guardare e Rospant assaggia i riflessi di Zaia ma sembrerebbe un episodio sporadico.
Invece al 20°, fulmineo, arriva il vantaggio del San Leonardo. Con una verticalizzazione Polesello si invola indisturbato verso l’area e dal limite fa partire un secco tiro angolato, contro il quale Zaia non può nulla. La Purliliese, colpita a freddo, quasi vacilla due minuti dopo rischiando il doppio svantaggio, ma passata la sciagura c’è la pronta reazione.
Al 25° Vollaro intercetta di testa un cross in area, la traiettoria è controllata fuori da Vazzoler, ma questi non potrà nulla al 33°. Kodra gestisce alla grande un pallone sulla fascia e serve con ottimo senso della posizione lo smarcato Vollaro, che in piena area, trova freddo e senza fretta la precisione necessaria per spiazzare Vazzoler. La Purliliese ci prende gusto e Lucito comincia a carburare, e segno di ottima sintonia, suo al 39° il via a una fraseggio con Kodra che confeziona un palla gol non sfruttata da Vollaro. Al 43° poi Viol su punizione spedisce in area una palla velenosa che Doimo e Kodra per questione di millimetri non ribadiscono in rete.
La ripresa è da brivido per la Purliliese. Al 6° un attaccante del San Leonardo elude la trappola del fuorigioco, ma Zaia dà grande prova di sé deviando in angolo. Uno scossone necessario alla Purliliese per riattivarsi. Passano 10 minuti e è azione da manuale del vantaggio. Vollaro riceve un passaggio in area, abilmente evita una selva di avversari e ricambia Kodra, il quale in perfetta coordinazione compie una imparabile girata a rete. La Purliliese cerca il colpo del ko, Viol al 67° ci riprova, ma di nuovo gli stessi Doimo e Kodra schivano la rete.
Inaspettato al 71° il pareggio del San Leonardo. Un lancio da centrocampo coglie impreparata la difesa della Purliliese, e anche l’arbitro che non riesce a ravvisare una carica di Romagnoli su Maset. L’attaccante del San Leonardo ormai in solitudine supera Zaia di pallonetto.
La Purliliese non ci sta a dividere la posta e riparte a macinare azioni d’attacco con un Lucito in gran spolvero e il solito Viol.
All’82° finalmente il gol vittoria, ottenuto con la massima semplicità: Kodra triangola con Viol che dalla fascia destra lo riserve con naturalezza, per un Kodra immarcabile un gol facile ed elementare.
Nei restanti minuti il San Leonardo tenta l’arrembaggio, cosa che permette a papà Dardengo di dare spettacolo spazzando l’area in rovesciata, sicché baby Fusco lo imita di lì a poco: segno particolare del suo poluarca e generale dell’ottimo spirito di squadra che si sta consolidando.
La Purliliese del presidente Basso si prende tre punti importanti per avvicinarsi al più presto alla quota salvezza.

domenica 11 ottobre 2009

4^ Tilaventina - Purliliese 3 a 1

A causa del persistere dell'acatisia e tasichinesia, lo scrivente schiccherafogli è costretto a cambiare impostazione.

Malizia: profumo di… Fischia l’incomprensibile e non fischia il comprensibile, grande come il sole. Arbitraggio che si concilia con l’encopressia.

Zaia: interventi importanti evitano un passivo più pesante. Sui gol, se li impediva: titolare fisso.
Boem: prestazione al tenesmo. Si consiglia il doping.
Maset: dopo gli iniziali rimproveri del Mister si sistema. Appena sufficiente.
Marsonet: costretto sulla difensiva e alla passività totale e lasciato al suo destino, non riesce ad alimentare l’attacco.
Bellinato: il fiore della difesa. Gara dal colore chiaro gusto pulito: Glent Grant! preso per farsi ammonire per proteste ci sta. Approvato.
Doimo: Gigi “the wall” per festeggiare i vent’anni dalla caduta del muro frana addosso a un avversario, nella propria area sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Peccato che il quel raro momento l’arbitro era dotato di supervista e il rigore da pivelli ci sta tutto.
Attanasio: non raggiunge la temperatura dell’ortoclasio nella scala di Kobell e i cross non decollano. Spento.
Dardengo: con Malizia c’è odore di Baruffa, ma egli ha il dono dell’invisibilità (ancora per poco) nel tornare quel che riceve e non.
Lucito: un vero Lucifero, l’unico a portare la luce all’attacco della Purliliese. Scandaloso l’arbitro non gli abbia fischiato a favore un intervento scorretto quanto era diretto in porta. L’espulsione dell’avversario ci stava tutta e forse anche il rigore. Nel gol di Vollaro c’è la sua presenza demoniaca in agguato. Non avendo i 90 minuti nelle gambe esce stremato dopo il 70°. Spina nel fianco.
Viol: prestazione accettabile ma l’anagramma di Viol Paolo è “O pollo vai!”, infatti nel pollaio generale è il signore della chiucchiurlaia.
Vollaro: timbra il cartellino e il momentaneo pareggio, spingendo in rete una respinta-passaggio della difesa della Tilaventina. Per il resto poco sfruttato.

Riserve.
Bressa: il giovane esordisce dal 1° minuto del secondo tempo al posto di Doimo. Decoroso che lascia ben sperare.
Calzone: fuori allenamento, mette quel che può, molto carattere ma poca lucidità
Gerolin Alessandro: il cui anagramma fa “inserendolo slarga”, il che va bene con una signora, ma non serve a un cazzo se non lo fai in partita.

domenica 4 ottobre 2009

3^ derby Purliliese - S.A. Porcia 0 - 2

Oggi in via Mamaluch di Sant'Antonio la Purliliese ospita la S.A. Porcia (S.A. sta per Sant'Antonio) ovvero ospita, assurdo ma vero, i veri padroni di casa: il massimo della comicità.
La Purliliese inizia la partita badando a non subire gol. Tale strategia si dimostra valida in certe occasioni di contrattacco come al 6°, dove Vollaro, scattato sul filo del fuorigioco, destina dalla linea di fondo un cross a centro area che Attanasio impietosamente svirgola a lato. Per il resto è dominio della S.A. Porcia, squadra attrazzata per il salto di categoria, che con un possesso prolungato di palla non riesce a realizzare azioni degne di nota. Anzi al 29° la Purliliese si fa viva in attacco con Kodra, che superato il diretto marcatore, prova una conclusione da fuori area che meritava più fortuna. Per il resto il baricentro basso della Purliliese favorisce il gioco dell'S.A. Porcia che al 44° va vicino alla segnatura sfruttando una uscita roccambolesca dall'area del portiere, ma il cross è eseguito con lentezza e permette a Zaia di rientrare in porta e deviarlo in calcio d'angolo.
Il primo tempo termina con il risultato di parità. Un risultato atipico per la Purliliese, sempre punita nei minuti finali del primo tempo dei precedenti incontri.
Purtroppo al rientro dall'intervallo, la disticeofobia si impossessa della Purliliese e già al 48° Giacomini Diego devia pericolosamente di testa su calcio d'angolo. Subito dopo una flebile reazione della Purliliese con Dal Bo' che lancia Vollaro, ma è anticipato con disinvoltura da Strina. Al 51° l'S.A. Porcia si guadagna una pericolosa punizione centrale dal limite; Borda ne approfitta della statica barriera per trafiggere Zaia e l'aiutante Viol con un fendente centrale ma potente.
Questa frustata sembra dare stimoli per una reazione alla Purliliese, al 58° Vollaro non riesce a scavalcare con un pallonetto il reattivo Strina. La Purliliese corre ai ripari e sostituisce Dal Bo' e Marsonet poco efficaci con Doimo e il redivivo Lucito.
A quest'ultimo l'onore della più grossa occasione da gol per la Purliliese al 75°. Servito in area, si prilla su se stesso in modo ubriacante e liberatosi del difensore mette a sedere il portiere, ma sul tiro questi riesce miracalosamente a deviare il pallone di piede, poi la palla arriva a Vollaro che passa a Kodra che, costretto, serve fuori area Doimo il cui tiro respinto arriva all'accorente Attanasio che spedisce di poco a lato.
Di nuovo la legge del calcio è impietosa. All'81° il neo entrato Rugo si fa beffa della difesa della Purliliese con dribbling irrisori e trova il gol con una deviazione micidiale di Maset sul palo interno.
A questo punto l'A.S. Porcia ha via libera, all'86° un cross indisturbato arriva alla smarcato Zausa che non punisce severamente la difesa spensierata della Purliliese. Infine al 92° Rugo prova un nuovo slalom show nella difesa a brughiera della Purliliese (priva di Morandin spedito negli spogliatoi per doppia ammonizione), ma stavolta non è decisivo.
Il risultato finale rispecchia una partita sentita da entrambe le parti, nella quale la più esperta S.A. Porcia si approccia meglio e fa sua con un punteggio netto. La Purliliese non ha concretizzato azioni gol in momenti salienti una partita che poteva giocarsela alla pari.
La prima sconfitta in campionato (anche la prima per Lucito contro l'ex Linus) dovrà servire alla Purliliese per gestire al meglio l'atteggiamento strategico-tattico-psicologico da adottare nelle prossime partite importanti per muoversi verso la salvezza.

Archivio blog

Informazioni personali