lunedì 30 giugno 2014
Mister Mazzon, un grazie imprescindibile per questi tre anni di lavoro per la Purliliese
Doveva
accadere prima o poi, nulla è eterno, dopo tre anni si chiude il ciclo Denis
Mazzon alla Purliliese e lo fa nel migliore dei modi: scrivendo il suo nome sul
primo trofeo di grande importanza conquistato dalla società.
I
miei ricordi vanno ai tempi della caduta per retrocessione dalla seconda alla
terza categoria, era il giugno 2011. Il Presidente Basso dimissionario riceve
l’inaspettata telefonata di Mazzon, per sapere se poteva allenare la
Purliliese. Attivati Alex Del Ben e Gigi Doimo, dopo un colloquio preambolo, la
società dà piena fiducia al nuovo Mister, intanto alla Purliliese arriva alla
presidenza l’amico Gianni Da Pieve a costruire un vero proprio fortino intorno
al Mister.
Nonostante
queste garanzie, gli inizi non sono stati facili. Tutto era da ricostruire,
rimodellare.
Nel
primo anno la squadra si dimostra competitiva, ma verso la fine del campionato,
Mister Mazzon nota delle cose che non vanno, e come per una pianta malata non
esita a potare dei rami giudicati dannosi per salvaguardare la crescita del
gruppo. Una scelta radicale e dolorosa, ma necessaria.
I
risultati purtroppo non arrivano e la squadra cede nelle ultime giornate
concludendo il campionato a metà classifica.
Nel
secondo anno, con i nuovi innesti, la prima parte del campionato è deludente,
ma il Mister di certo non molla e infonde fiducia e forza alla sua creatura. Il
ritorno è strepitoso. La squadra ottiene tanti punti (solo il 3S Cordenons fa
meglio) e se non fosse stato per le due sconfitte contro il Ricreatorio Maniago
e il Vajont la squadra avrebbe avuto un posto nei play-off. Come non
dimenticare la partita in casa contro il San Leonardo, finita zero a zero, con
Boem che fallisce dal dischetto il gol per una vittoria che avrebbe cambiato il
corso della storia.
Ma
Mazzon, il sergente di ferro, pur masticando amaro va avanti come un carro
armato e al terzo tentativo fa centro. Impone alla società, riluttante, di
partecipare alla Coppa Regione (perché pareva che la vittoria desse il salto di
categoria, ma poi cambieranno le carte in tavola). Da questa scelta imperiosa
deriverà la gloria di Mazzon, che attraverso il girone preliminare, dopo due
vittorie contro Don Bosco e Liventina, la squadra darà una grande prova contro
il Sarone (si perdeva due a zero) e passa al primo posto il suo girone con
sette punti. Il resto è storia. Vittoria 3 a 1 rivincita di campionato con il
San Leonardo fuori casa; passaggio tranquillo in casa ai quarti con il
Ciconicco 2 a 1 dopo un ottimo primo tempo; e soprattutto la semifinale
fantastica al cospetto dell’imbattibile Calcio Aviano, superato e sconfitto per
la prima volta assoluta ai supplementari da un gol di Avallone. La finale di
Casarsa immortalata dalle telecamere di FVG SPORT CHANNEL contro il Libero
Atletico Rizzi rimarrà il ricordo più bello di questa stagione. Di nuovo
Avallone protagonista, prima si fa parare un rigore da lui conquistato, poi
dopo un gol annullato con molta contestazione ai Rizzi, Avallone trafigge di
testa la porta avversaria su cross perfetto di Zille all’ultimo minuto del
primo tempo supplementare. Ed è l’apoteosi.
In
campionato le cose per Mazzon vanno bene. Terzo posto nel girone d’andata con
26 punti e qualche rimpianto per non aver raggiunto la testa della classifica.
Nel ritorno gira un po’ sotto, con 23 punti, quanto basta per assicurarsi il
quarto posto per i play-off. La sconfitta con il Villanova per il passaggio di
categoria era nell’aria; le energie profuse nelle ultime partite di campionato
e le sfide ravvicinate di coppa e play-off hanno lasciato degli strascichi e la
squadra non si è potuta presentare con il massimo potenziale nel momento
decisivo.
Comunque.
Un grazie grandissimo a Denis Mazzon, dal carattere duro e severo ma che sapeva
sciogliersi e complimentarsi quando i ragazzi riuscivano a fare quello che egli
chiedeva.
La
Purliliese non dovrà mai dimenticare la sua grande dedizione per il lavoro, la
sua presenza costante agli allenamenti (saltati raramente), il suo voler far
giocare la squadra a più non posso per migliorarla, perfezionarla di continuo.
Si dovrà avere cura di mantenere quei riti che aprono e chiudono gli
allenamenti. E’ giusto che qualcosa di lui rimanga, ma bisogna anche lasciare
che il nuovo allenatore si applichi per dare la sua visione di gioco alla
Purliliese e portarla di nuovo verso traguardi importanti.
Mister
Mazzon, anche se forse ci rivedremo come avversari, massimo rispetto e
ammirazione per quello che hai fatto e dato alla nostra società. Un grazie di
cuore immenso.
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