sabato 28 novembre 2009

11^ Union Rorai - Purliliese 1 a 1 (un punto che fa classifica)

Il sole con i suoi aggettivi di deciduo, pallido e sinistro dell'anticipo di sabato è stato la perfetta rappresentazione del derby, nel quale una Purliliese decimata da squalifiche, infortuni, acciacchi e malattie di stagione varie, quindi decidua, destinata a cadere, ha invece retto e sottratto un punto a una squadra che ha mancato di far suo un incontro servito su un piatto d'argento.
Nel primo tempo l'Union Rorai ha dovuto attendere un quarto d'ora per farsi vedere in attacco, prima su punizione e poi con un tiro di poco a lato sui quali Zaia si è ben posizionato. La Purliliese ha acceso i fari solo al 23°, quando Lucito si è liberato per un tiro in porta poco incisivo, comunque è stato l'inizio della massima fase di iniziativa, culminata al 30° dalla bella azione dove Kodra fa da sponda e serve Viol che da fuori area insacca la porta con un tiro che, più per suo plauso, è da ignominia per il portiere Zoccoletto. L'Union cerca l'immediata rivalsa sulla pallida Purliliese. Zaia fa buona guardia su punzione al 36°, ma al 40° deve soccombere.
Un cross dalla fascia sinistra supera un Calzone che non si eleva come un Sotomayor, sicché la palla diventa facile preda dello smarcato Berton che al volo non lascia scampo a Zaia.
Il primo tempo finisce in parità, risultato giusto? Sì, ma bisogna dire che al 45° Lucito ruba un pallone in area, ma l'arbitro ravvisa una irregolarità prodroma di una condotta che sarà sviscerata nella ripresa.
Il secondo tempo si può sintetizzare con una totale iniziativa dell'Union che evita l'attributo di sterile solo per qualche punizione dove Zaia risulta attento e decisivo.
Come preannunciato, protagonista assoluto del secondo tempo è l'arbitro Bertolo, ed ecco che la gara mostra il suo lato sinistro. Costui somministra quattro ammonizioni alla Purliliese, di cui la sola a Maset è accettabile, perché ferma un giocatore a centrocampo diretto in attacco, per il resto allucinazioni, specialmente per gli otto falli fischiati a Kodra (chissà perché non ammonito) dove la metà sono completamente invertiti. Infine la ciliegina sulla torta: Vollaro ormai al limite dell'area, pronto a puntare il diretto avversario ed a creare una pericolosa azione è fermato dal fischio arbitrale per un fallo commesso anni luce prima sull'assistmen Doimo, a totale dispregio della regola del vantaggio e dall'insensato bisogno immantinente di ammonire il colpovole, quando poteva farlo ad azione terminata. L'operato del direttore di gara merita il titolo di mefitico.
Questo commento si conclude con una voce ectoplasmica dagli spalti che a fine partita bisbiglia che "la Purliliese così in alto in classifica dà fastidio".
E questo fastidio cercheremo di farlo durare il più possibile.

domenica 22 novembre 2009

10^ Fiume Bannia - Purliliese 1 a 2 (impresa!)

In un pomeriggio pumbleo e caliginoso la Purliliese strappa i 3 punti dal campo del Fiume Bannia con personalità, ridotta in 9 a fine partita dall'arbitraggio del signor Boglione, dall'intelletto non opaco ma ialino, il quale dal fischietto appunto trasparente ha diretto una gara all'insegna della magnanima equità.

Zaia: sull'eurogol del pareggio di Santarossa si trova un po' fuori dalla porta, per il resto pulizia e sicurezza, con qualche cero da accendere per l'attraversa miracolosa a fine partita che consegna la vittoria alla Purliliese.
Bellinato: perde per infortunio il fido Morandin, si ritrova a istruire i pargoli Boem, Fusco, Calzone e Bressa che alleva con amore e severità. Grande gara da mamma oca.
Morandin: gli è fischiato tutto contro, si becca un'ammonizione gratuita e per giunta in uno di questi falli inventati si infortuna e abbandona il campo prima dello scadere del primo tempo. Attendiamo il suo rientro dopo squalifica e infortunio.
Boem: fa degna compagnia a Bellinato prima di lasciare il campo a fine partita per doppio giallo per un colloquio psichiatrico (ovvero per entrare nel Grande Fratello) con il direttore di gara.
Bressa: esordisce dal primo minuto e gioca tutta la partita, qualche imprecisione ma per il resto bella prestazione, corsa e personalità; intervento in chiusura decisivo su un avversario diretto in porta nel primo tempo.
Fusco: istruito a dovere sorreggere il Belli e Viol, gara discreta con qualche sporadica proiezione in attacco.
Viol: pilastro del centrocampo, alimenta l'attacco con continuità, molto bella la punizione a fine partita da distanza siderale che il portiere è costretto a deviare in angolo.
Dardengo: sorregge il centrocampo insieme a Viol, suo l'assist del secondo e decisivo gol di Kodra. Peccato che il diverbio con l'allenatore avversario gli costi il secondo giallo, ma l'amico Doimo è pronto a consolarlo.
Lucito: nel secondo tempo si eleva, attacca e difende, porta a spasso gli avversari come il suo cane a guinzaglio. Nel referto di gara l'arbitro Boglione lo segna tra gli espulsi, ma il segretario guardalinee fa correggere l'obbrobrio seduta stante.
Vollaro: crea spazi e nel secondo tempo ha sui piedi palle buone per il terzo gol. Soddisfacente.
Kodra: gol di testa e gran fiuto nel secondo gol, la doppietta lo insigne del titolo di miglior in campo.

Riserve:
Mills: entra al posto di Vollaro, cambio perfetto, grande pressing e corsa. Bene così.
Calzone: talvolta va in narcolessia, ma svegliato a dovere fa del suo meglio dopo una lunga assenza dalle competizioni.
Dal Bo': cambio a fine partita, troppo poco il tempo per far scaturire la magia.


Mister Scaramuzzo dovrà compattare i superstiti per l'anticipo di sabato nel derby contro l'Union Rorai e infondere lo spirito della Purliliese come ha fatto finora.

domenica 15 novembre 2009

9^ Purliliese - Barbeano 4 a 1 (l'attacco è prolifico)

La marcia ingranata dalla Purliliese con l’arrivo di Mister Scaramuzzo non cenna a fermarsi e inanella il terzo successo consecutivo. La partita inizia con la Purliliese a gestire l’iniziativa e il Barbeano pronto a colpire in contrattacco. Al 24° il gioco della Purliliese comincia ad acquistare pericolosità con Lucito che fa la barba al palo, al 29° Viol affonda sulla fascia e serve al centro Mills che non trova la coordinazione per impensierire il portiere, al 34° bella combinazione Vollaro-Mills, quest’ultimo smarca Dardengo che davanti al portiere si fa respingere il gol del vantaggio. Vantaggio che comunque arriva al 39°, quando la signorina Brussolo fischia dal limite una punizione che Viol trasforma con maestria sul palo del portiere. Il Barbeano reagisce un minuto dopo con una punizione fotocopia che esce alta. L’ultimo acuto del primo tempo è l’angolo di Viol che Dardengo non sfrutta. La ripresa è scoppiettante, al 47° Viol si ripete su punizione, il portiere questa volta interviene ma la sua deviazione è sfortunata, perché la palla incocciando sulla traversa ritorna in gioco, Mills lestissimo accompagna in porta il gol del due a zero.
Al 50° episodio clou, Brovedani è atterrato in area, ma la signorina Brussolo, occhio di lince, riscontra in precedenza una irregolarità e non concede il rigore al Barbeano che poteva riaprire la partita. Dieci minuti dopo, la Purliliese chiude i conti; Viol libera sulla fascia Mills, il cross di questi è preciso per Vollaro; alla prima conclusione il portiere si oppone ma la respinta è tale da concedere al bomber Vollaro un secondo tentativo che non fallisce. Col tirare i remi in barca della Purlilise, il Barbeano tenta una reazione d’orgoglio che si concretizzerà solo al 89° con il gol di testa di Dal Mas. Nel frattempo di rimessa la Purliliese sfiora ancora il gol con Dardengo e Vollaro, a fine partita il neo-entrato Kodra mette tutti d’accordo segnando il quarto gol all’insegna della comodità.
Domenica, inversione di campo, che vedrà la Purliliese affrontare nella sua tana il temibile Fiume Bannia. Un’altra dura prova attende i nostri combattenti.

domenica 8 novembre 2009

8^ Liventina - Purliliese 2 a 4 (rimonta megagalattica!)

La Purliliese di Scaramuzzo dà prova di buon gioco per tutta la gara e anche prova di grande compatezza, ribaltando un risultato da k.o. sul campo pesante dello Sfrisio, il tutto nel secondo tempo. Sopra le righe Dardengo, Lucito, Viol e il trio difensivo.

Zaia: buona prova. Il primo gol al 38° è incerto in quanto Zaia stesso dichiara di aver respinto la palla sulla linea. Nel secondo lo svarione difensivo è totale da non poter far nulla.
Attanasio: finalmente una prestazione accettabile, ma l’Attanasio che conosciamo sa e saprà far meglio.
Viol: si prodiga sulla fascia, ha la meglio più volte sul suo diretto avversario intercontinentale. Dai suoi piedi partono i palloni dei gol di Lucito. Grande!
Boem: fa pulizia quando serve, randella all’eccesso qualche volta abilmente senza farsi ammonire, fa da stantuffo in momenti difficili. La palla ciccata che dà il via al primo gol ci sta per una prestazione complessivamente positiva. Può fare meglio.
Morandin: entra in campo vestito come un cigno, dopo neanche 10 minuti è sudicio che più non si può. Non tira mai il culo indietro. Prestazione da avvoltoio.
Bellinato: sempre un signor giocatore.
Marsonet: il cucciolo di Rottweiler sta crescendo. Buon segno: un’arma in più per la Purliliese.
Dardengo: magnifico. Fa suoi tutti i palloni a centro campo, subisce sette falli impuniti e al suo secondo commesso è ammonito (ingiustizia!). Nel primo tempo lo strepitoso portiere della Liventina gli nega due gol già fatti. Dal suo calcio di punizione al 62° scaturisce il gol che dà il via alla rimonta della Purliliese e schiva il gol in altre situazioni. Mostruoso.
Mills: un primo tempo di ambientamento, corre e mette in affanno gli avversari. Deve ancora crescere: un’altra arma che la Purliliese deve lustrare bene.
Lucito: si avventa in area nel secondo tempo come un’indemoniato. Infila due volte l’ottimo portiere avversario con precisione diabolica. gol per il pareggio e poi gol del vantaggio: eroe della giornata.
Vollaro: corre come un lievro, ma deve mettere la cattiveria della tigre se vuole compiere le sue vendette personali.

Riserve
Kodra: entra al posto di Mills nel secondo tempo. Sbaglia un gol che era più facile da segnare. Rimedia a fine partita con il quarto gol che spegne i bollori di una Liventina che cercava il pareggio (grande rischio con l’attraversa colpita nei minuti finali).
Dal Bo’ e Fusco: cambi tattici e strategici.

domenica 1 novembre 2009

7^ Purliliese - Vallenoncello 2 a 1 (sovvertito ogni pronostico!)

La Purliliese esce dall’improprio campo a bottino pieno nel proibitivo scontro con la capolista Vallenoncello. La partita inizia subito a razzo per gli ospiti che cercano di sfondare su tutti i fronti. La difesa purliliese cerca di arginare come può tale irruenza. Più volte Zaia è costretto a intervenire, in uno di questi con bravura devia di piede un pallone destinato in rete e al 26° la traversa si sostituisce a lui nel ribattere una bordata di Moras da fuori area. La Purliliese prova a rispondere sulla fascia con Lucito che foraggia Kodra, il quale non è in giornata in fatto di mira. Al 37° la Purliliese concede una pericolosa punizione centrale allo specialista Sartor che non sfrutta. Tutto sembrerebbe pendere a favore della capolista, invece al 40° Viol si procura di mestiere una punizione sulla fascia nei pressi dell’area. Questi la batte piazzando in area piccola la palla, dove non respinta genera un furibonda mischia tale e quale a una gialappiana fagiolata inglese; lestissimo “Hamtaro” Fusco sospienge in porta il gol dell’inaspettato vantaggio con la complicità di “Boss” Doimo. Il Vallenoncello cerca l’immediata reazione e questa avrebbe avuto seguito se al termine del primo tempo l’arbitro avesse concesso un rigore apparso eclatante dagli spalti; l’estremo giudice non ravvisa nulla di irregolare con rigorosità (parola chiave).
La ripresa vede la Purliliese per la prima volta in campionato in situazione di vantaggio. Incredibilmente dopo la disticeofobia (la paura di perdere) non risente nemmeno dell’acratinofobia (la paura di non vincere). Infatti Vollaro, dopo aver passato un primo tempo nell’emisfero australe, mette fuori la testa dal marsupio e, forse, adocchiando fra le astanti una neoterofila1 esperta nell’aucupio2, sciorina dribbling da punta di categoria superiore, peccato che al passaggio finale non trovi nessuno pronto a fruttificare il suo lavoro encomiabile. Al 52° Kodra prova a ripagare Vollaro del suo impegno, servendolo con una palla che non è trattata a dovere. Qui si interrompe l’arrembaggio della Purliliese ed inizia la risalita veemente del Vallenoncello. Un minuto dopo Zaia si salva di un soffio grazie alla barriera che dirotta in angolo. Al 57° Zaia è eccellente nel vanificare una percussione letale del Vallenoncello, ma nulla può al 62°, quando Manfè, rubando un pallone sulla linea di fondo, serve il guizzante Sartor che di prima trafigge mortalmente la porta. Nei minuti successivi, il Vallenoncello galvanizzato prova il colpo di grazia ma la Purliliese resiste, anzi Dardengo ci mette la sua esperienza e costringe al 69° Manfè al fallo che il sig. Cepparo considera con rigorosità da secondo giallo. Certamente il Vallenoncello con un uomo in meno non demorde, ma al 79° capitola con Dal Bo’ che realizza un capolavoro: da posizione angolata fa partire un tiro dalla precisione culdoscopica3 che si infila nel pertugio interdetto ai normodotati. Nei minuti finali, il Vallenoncello avrebbe ancora a disposizione una punizione per il cecchino Sartor ma questi oggi ha le polveri bagnate. La partita si conclude al quarto minuto di recupero, dove il sig. Cepparo si fa notare per sua rigorosità fischiando all’unisono un fuorigioco inesistente e la fine, quando la palla colpita da Dardengo stava finendo in porta per questione di frazioni di secondo. Questo fatto getta un’ombra sinistra sull’operato dell’arbitro. Anche Luce Caponegro, in arte Selen, non che sia proprio una sibilla, ma di sicuro esperta di bastoni, avrebbe dichiarato che il direttore di gara sia venuto proprio in quel di Porcia per mettere i bastoni fra le ruote del Vallenoncello. E a noi della Purliliese questo non va, è un dispetto quel gol mancato ed un atto di clemenza di cui il Vallenoncello ci si può pulire lo sfintere.

neoterofilìa: perversione sessuale dove il soggetto è attratto dalle persone più giovani. (Nella fattispecie una donna dalla quarantina in su)
aucùpio s.m. arte di catturare uccelli, con mezzi leciti e illeciti, escluso il fucile
culdoscopìa s.f. med. esplorazione endoscopica dell’apparato genitale femminile mediante sonda ottica

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