Nella penultima gara di campionato la Purliliese ci è
arrivata in condizioni precarie, ma non stiamo a elencare ciò che non è girato;
è stato già scritto che recriminare è tipico dei deboli e non dei forti.
Ha fatto piacere vedere una Purliliese che, passando in
vantaggio due volte, ha costretto all’inseguimento la prima della classe,
dimostratasi tale perché è stata capace di riacciuffare in pochi minuti il
pareggio. La svolta alla mezz’ora del secondo tempo quando in un batti e
ribatti furibondo nell’area piccola del Brugnera il tap-in non è risultato
vincente. Da lì la partita è cambiata, dal mancato terzo gol della Purliliese, il
Brugnera in pochi minuti è passato in vantaggio e poi ha chiuso la partita su
un gol che l’arbitro Lo Sardo ha valutato tale, sostituendosi all’occhio di
falco che elimina i famigerati gol fantasma in serie A. Purtroppo nell’ultimo
quarto d’ora ci sono stati dei black-out da parte della Purliliese che il
Brugnera ha sfruttato cinicamente. Comunque rimane una prestazione importante,
forse esagerato definire grande, ma si sapeva che ci sarebbe voluta quella
perfetta per come minimo non perdere, e infine segnare due gol su un campo tabù
è una piccola soddisfazione di cui si deve tener conto. Brava quindi la
Purliliese di Mister Carlon e più brava
se non si perde in elucubrazioni del tipo “cosa avremmo potuto fare se
giocavamo così prima!”. Purtroppo è andata come è andata, archiviamo la
sconfitta e andiamo avanti.
Ora si dovrà cercare di affrontare una Ramuscellese che
classifica alla mano del girone di ritorno è la seconda dopo il Brugnera. La
partita si prospetta difficile. Ricordo per i presenti nella scorsa stagione e
non, che per uno scherzo del destino anche quest’anno di nuovo il campionato
finisce in casa con la Ramuscellese e l’anno scorso si è concluso con un
avvilente cappotto per 3 a 0, indi per cui è vietato che il film si ripeta. Non
abbiamo niente da perdere, giochiamo serenamente con impegno. Vediamo di
chiudere la stagione con un risultato degno di nota.